Col D.L. 14/2023 convertito in legge è possibile prorogare i termini di alcuni titoli edilizi, con certe condizioni

Sono ammesse nel Permesso di costruire e nella Segnalazione certificata inizio attività, discorso a parte invece la CILA

Carlo Pagliai
Autore
In Italia generalmente si confida molto nell’istituto della variante in corso d’opera negli interventi edilizi.
Abitudine diffusa nella cultura edilizia, con la quale una parte di definizione dell’intervento edilizio risulta travasata dalla fase di progettazione in quella esecutiva.
Con questo approccio è possibile che in corso d’opera si presentino imprevisti esecutivi che aggravano i costi dell’intervento e che, se opportunamente previsti fin dalla fase di progettazione, sarebbero probabilmente potuti essere di minore entità.
In certi casi la “deriva” del cantiere edilizio potrebbe portare anche a spiacevoli sorprese sul piano burokratico e amministrativo delle pratiche edilizie, perchè potrebbero emergere difficoltà che mal si conciliano con gli interventi ammissibili.
Per esempio, potresti imbatterti nella situazione di un cantiere avviato con CILA per opere interne senza opere strutturali durante il quale si rende necessaria una opera strutturale, soggetta a SCIA.
Si potrebbero addirittura presentare problemi nel presentare le pratiche edilizie in variante ad interventi legittimati con Permesso di Costruire, SCIA e CILA.
Le varianti in corso d’opera sono assai delicate sotto ogni profilo.
Esistono diverse tipologie di varianti che potrebbero presentarsi durante un cantiere, suddividiamole in base allo stato di avanzamento:
- varianti in corso d’opera, senza sospensione lavori;
- varianti con sospensione lavori;
- varianti finali;
Infine in base alle modifiche che si intendono apportare rispetto al progetto originario approvato, occorre fare una distinzione tra:
Attenzione: occorre tenere distinto quanto sopra dalle variazioni essenziali, cosa ben diversa dalle varianti essenziali.
Ho prodotto questo video per dare una chiave di lettura semplificata sul tema delle varianti in corso d’opera e tutte le tipologie di varianti, in funzione del Testo Unico per l’Edilizia DPR 380/01.
Durante l’esposizione del video ho esposto alcuni suggerimenti utili per addetti al settore e non.
Quanto sopra vale per i Permessi di costruire e SCIA, mentre per la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata ci sarebbe da fare un discorso a parte.
In aggiunta a ciò, le norme regionali potrebbero inserire ulteriori tipologie di varianti, sempre nel rispetto del TUE.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica negli atti notarili e commerciabilità degli immobili
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