le variazioni essenziali, pur avendo una migliore connotazione della generica "totale difformità", sono considerate un campo intermedio tra parziali difformità e totali difformità.
Furono introdotte nel 1985 con la legge del primo condono edilizio per segnare un forte spartiacque nelle casistiche di abuso edilizio, e sono spesso necessarie per individuare il grado di difformità che può emergere dall'analisi urbanistica di un immobile.
La presente legge definisce quali siano le variazioni essenziali al progetto approvato, ai sensi dell'art.8 della legge 28 febbraio 1985, n.47, nonché i criteri e le modalità cui devono attenersi i Comuni per la regolamentazione in ambiti determinati del proprio territorio delle destinazioni d'uso