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Manufatti utili in zone agricole a carattere stagionale e precario, sconfinanti in costruzioni

Il territorio agricolo è coltivato con diverse attività, tra cui quelle in serre stagionali e mobili.

Le serre mobili stagionali sono manufatti finalizzati a coltivare prodotti agricoli e ortivi in certi periodi, appunto nelle stagioni. Generalmente sono caratterizzate da funzione precaria, ma molte aziende agricole possono realizzarne di dimensioni notevoli.

Proprio le aziende agricoli hanno esigenze di realizzarle con strutture stabili, destinate ad una certa durabilità del medio periodo.

Non sarebbe infatti ragionevole nè economico provvedere al loro smontaggio e rimontaggio ad ogni stagione.

Anche il privato cittadino, cioè quello che utilizza il proprio piccolo appezzamento di suolo ai fini amatoriali agricoli, deve seguire le principali norme in zona agricola per realizzare queste serre, soprattutto sincerarsi di quelle regionali e comunali.

La serra stagionale deve essere anche mobile per essere considerata edilizia libera.

Per mobilità ritengo sia necessario considerarne il suo possibile smontaggio in tempi rapidi senza lasciare niente sul suolo, inteso come opere edilizie permanenti.

Niente cordoli in calcestruzzo, muratore, palificate, metalli e simili.

Lo spartiacque sulle opere permanenti è un elemento fondamentale per differenziale l’assoggettamento della serra tra le opere soggette a Permesso di Costruire e quelle intese in attività libera.

E in tutto questo, ovviamente, le Regioni possono intervenire con proprie legislazioni senza tuttavia sforare i paletti previsti dalla normativa nazionale.

Un requisito essenziale che devono rispettare le serre mobili stagionali per essere tali, è l’assenza di strutturare in muratura.

Al contrario quelle che assumono caratteri di stabiilità o rilevante consistenza, tale da alterare in maniera duratura l’assetto del suolo sono soggette al Permesso di Costruire (Cass. Pen. 50946/2018).

Ad esempio la realizzazione della struttura portante la serra su piastre ancorate in una soletta di calcestruzzo armato sconfina senza dubbio nel permesso di costruire.

La realizzazione di platea cementizia è sufficiente da sola per essere considerata opera che trasforma in permanente il suolo, quindi nell’ambito del PdC. (Cass. Pen. 1308/2016).

Motivo per cui è consigliato consultare un tecnico specializzato prima di realizzarle.

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carlo pagliai

CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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