Consiglio di Stato ammette verifiche tardive sulle SCIA, precisando condizioni per agire in autotutela oltre i termini

Essa attesta la veridicità di affermazioni concernenti la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie e la fedeltà ricostruttiva di un fatto.
La Dichiarazione di Inizio Attività (DIA) fu introdotta nel 1993 e la sua applicazione fu gradualmente estesa sopratutto con la L. 662/96.
Da allora ha subito una serie di ulteriori modifiche ed estensioni applicative, alcune delle quali anche su base regionale, fino ad essere gradualmente sostituita con totale estensione della SCIA alle attività edilizie in base all’art. 5 della L. 106 del 12/07/2011; glissiamo pure che in alcune regioni sia ancora utilizzata in luogo del Permesso di Costruire.
In estrema sintesi la DIA è stata utilizzata dal 1993 al 2011: negli archivi comunali vi sono molte pratiche di questo tipo, e spesso occorre andare ad acquisirle per verificare la conformità dell’immobile a tutta una serie di interventi effettuati nel tempo.

La procedura comunicativa della DIA, come già espresso dal Consiglio di Stato con sentenza n° 15/2015, non ha natura di provvedimento amministrativo a forma tacita, quindi non si perfeziona come titolo costitutivo.
Di converso la Cassazione Penale sez. V ha riaffermato la funzione e valenza pubblicistica della relazione tecnica asseverata dal professionista, al pari delle attribuzioni che spettano agli enti territoriali competenti nel rilasciare un permesso di costruire (Cass. Pen. V. 6499/2016); sulle responsabilità professionale in materia di conformità urbanistica dell’intervento si rimanda a questo articolo.
Questi criteri sono stati richiamati dalla Corte in materia di veridicità delle affermazioni relative alla conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche (sentenza n. 27699/2010 Coppola e altro, rv. 247927), come anche sul valore di fedele attestazione della ricostruzione in fatto (sentenza n.30401 del 2009, Zazzaro, rv 244588).
Le stesse conclusioni valgono anche per quelle contenute nelle SCIA, sottolineando che gli aspetti penali tra DIA e SCIA sono assai diversi e di cui ne ho parlato in questo articolo.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare CONTATTI E CONSULENZE
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