La variante postuma al Piano Regolatore non consente di regolarizzare interventi contrari alla pianificazione e assetto del territorio
Per interventi riguardanti modifiche strutturali locali o globali dovrà essere allegata una nuova scheda.
Tale obbligo entrò in vigore con l’art. 18 della L. 47/85, la legge sul Condono edilizio, in seguito trapiantato pari pari nel vigente articolo 30 comma 5 del T.U. dell’Edilizia DPR 380/01.
« I frazionamenti catastali dei terreni non possono essere approvati dall’agenzia del territorio se non è allegata copia del tipo dal quale risulti, per attestazione degli uffici comunali, che il tipo medesimo è stato depositato presso il comune. »
Lo scopo era quello di prevenire la lottizzazione abusiva:
infatti il Legislatore dell’epoca aveva escogitato questa procedura per consentire al Comune la preventiva lettura della formazione di lotti e delle eventuali urbanizzazioni; lo stesso ente può quindi valutare (ancora oggi, ndr) se il frazionamento preannunci la configurazione di lottizzazione abusiva e avviare le necessarie verifiche dello stato dei luoghi.
Il solito “processo all’intenzione”, tanto per capirsi.
Lo strumento era già inefficace fin dalla sua nascita, in quanto avrebbe dovuto prevenire il fenomeno introducendo questo ulteriore filtro burocratico; in verità le lottizzazioni abusive hanno continuato a manifestarsi.
Il controllo e la vigilanza del territorio negli anni ’80 non poteva disponeva di moderne tecnologie, ma solamente del controllo localizzato ed effettuato dai competenti organi di vigilanza e polizia giudiziaria.
Tuttavia oggi i Comuni per prevenire, o quanto meno per individuare, l’attuazione di questo reato impattante il suolo hanno a disposizione strumenti quali la fotogrammetria aerea, satellitare, e droni guidati a distanza.
Semplificazione da fare
Semplificare significa togliere azioni inutili dal processo:
in questo caso l’obbligo del deposito del frazionamento catastale appartiene al secolo scorso in quanto inefficace allo scopo per cui fu ideata; i Comuni se vogliono davvero strumenti e sistemi per prevenire e identificare le lottizzazioni abusive devono istituire e dotarsi di strumenti informativi territoriali GIS e avviare costanti campagne di telerilevamento.
Tutti i diritti sono riservati – all rights reserved

CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
CONTATTI E CONSULENZE
Articoli recenti
- Modifiche di prospetto su edifici esistenti: permessi e categorie intervento
- Mini Condono edilizio 2023, riflessioni su ipotesi
- Possibile un Condono edilizio 2023 per piccole irregolarità
- Stato Legittimo immobili deriva da norme e titoli edilizi già prima del D.L. 76/2020
- Fiscalizzazione ristrutturazione “pesante”, rimessa in Adunanza Plenaria conteggio sanzione
- Distanze tra costruzioni, misura lineare (e non radiale)