La rappresentazione fuorviante dell'intervento rende inidonea la SCIA e ne preclude il consolidamento
Sempre più spesso emergerà la questione dell’autotutela applicabile alle pratiche edilizie
Nel periodo di autotutela i provvedimenti amministrativi illegittimi possono essere annullati d’ufficio se sussistono ragioni di interesse pubblico
L’art. 21-octies della L. 241/90 è specifico relativo alla procedura di autotutela, la quale verte la possibilità di annullare anche un titolo edilizio rilasciato o per quelli in cui si sia formato il silenzio-assenso.
L’ente competente che ha rilasciato o ricevuto esso ha la possibilità di annullarlo d’ufficio entro il termine ragionevole, fissato recentemente in misura non superiore ai diciotto mesi dal momento dell’adozione di autorizzazione o di attribuzione dei vantaggi economici, oppure a partire dal momento in cui si è formato il silenzio-assenso.
Nel caso del regime amministrativo della SCIA, il termine di diciotto mesi di cui all’articolo 21-nonies, comma 1, della legge n. 241 del 1990, decorre dalla data di scadenza del termine previsto dalla legge per l’esercizio del potere ordinario di verifica da parte dell’amministrazione competente, i fatidici trenta giorni, come disposto dal D. Lgs. 25 novembre 2016, n. 222 art. 2 comma 4.
Le ragioni di interesse pubblico vanno comparate con l’interesse privato ai fini dell’autotutela
L’unica ipotesi e condizione in cui è possibile ciò è la sussistenza di ragioni di interesse pubblico da valutare tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall’organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge.
In tutto questo, rimangono ferme le responsabilità connesse all’adozione e al mancato annullamento del provvedimento illegittimo.
Quali sono le principali specifiche ragioni di interesse pubblico?
Vanno ricercate in primis nell’articolo 19 della L. 241/90, riguardante il regime amministrativo specifico per la SCIA.
La tutela dell’interesse pubblico, cioè gli interessi perseguiti per il benessere della collettività, è riferita in materia di:
- ambiente
- paesaggio
- beni culturali
- salute
- sicurezza pubblica
- difesa nazionale
Oltre a queste, nel regime applicativo di autotutela o autoannullamento del provvedimento amministrativo illegittimo, vi rientra…. la tutela della legalità e rimozione delle opere abusive.
L’interesse pubblico alla rimozione delle opere ha carattere prevalente sull’interesse del privato.
Considerato che, trattandosi di violazione di norme urbanistiche, l’interesse pubblico perseguito non è quello (generico) del mero ripristino della legalità, ma quello urbanistico, consistente nell’interesse pubblico all’ordinato sviluppo, gestione e trasformazione del territorio, ed esso prevale su quello del privato (Cons. di Stato VI n. 3173/2016).
Quindi tale interesse, vista la sua rilevanza generale e di pertinenza della collettività, assume per definizione una connotazione preminente rispetto a quello individuale di cui è titolare il privato, correlato alla realizzazione della singola opera edilizia.
Ergo che la tutela della legittimità e conformità urbanistica si annovera tra le materie oggetto di tutela di interesse pubblico.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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