Comune non poteva certificare Agibilità con illegittimità edilizie, ma Salva Casa ha disciplinato l'argomento
E’ possibile reperire i certificati di abitabilità e agibilità negli archivi pubblici, condivido con te alcuni consigli pratici su come iniziare le ricerche.
L’obbligo del Certificato di Abitabilità inizia dal 1934 e veniva rilasciato dal Sindaco.
In alcuni Comuni venivano registrati con appositi fascicoli, oppure possono inseriti nelle pratiche edilizie comunali. Un caso frequente era l’inserimento nell’ultima variante della relativa licenza edilizia e concessione edilizia.
Non è neppure raro accertare l’inesistenza del certificato, anche se menzionato con precisi estremi negli elenchi, in tal caso è consigliato verificare se lo stesso documento fosse stato depositato in passato in altri atti pubblici o pratiche amministrative dell’epoca.
Consulta questo breve video in cui sintetizzo alcuni consigli da cui iniziare la ricerca – Versione testuale del video.
versione testuale del video.
Tra i documenti necessari per effettuare una compravendita immobiliare in sicurezza compare senza dubbio il certificato di abitabilità e aggiungo, di agibilità.
Sappi che dal 2001 il legislatore col Testo Unico li ha sommati insieme e li ha fatti confluire nel certificato di Agibilità
Addirittura dal 2016 ha disposto che non venga più rilasciato dal comune, ma che sia attestato da un professionista tecnico abilitato geometra, architetto, ingegnere, tanto per capirsi
Prima del 2001? Quindi, come effettuare una ricerca e dove reperire il certificato di abitabilità se è stato rilasciato comunque dal comune in precedenza? Con questo video voglio darti alcuni consigli per poterlo reperire con facilità negli archivi pubblici
Innanzitutto è necessario trovare gli estremi, e individuare gli estremi di deposito o di rilascio, soprattutto quelli di rilascio sono interessanti
In genere sono una numerazione progressiva, che può essere il protocollo o un numero di catalogazione o indicizzazione dell’archivio; qui posso dirti che ogni comune veramente ha fatto con propri criteri
Sappi che in ogni comune, se c’è stata una certa correttezza di indicizzazione, ci sono degli indici, sono proprio dei cataloghi con un numerazione progressiva
Magari disposti per elenco nominativo, dei proprietari o per zone, indirizzi
Lì scorri, vai per anno e vai a ritroso, e alla fine puoi individuare il relativo certificato di abitabilità
Dovrai sapere chi era al proprietario o il costruttore al momento del rilascio stesso, tanto per capirsi
Sicuramente c’è un range temporale in cui riferirsi, e va dal 1934 ad oggi
Ora mi preme accendere anche le slide per fare anche un piccolo chiarimento: non è che il certificato di abitabilità e stato inventato per la prima volta nel 1934, c’era già una normativa previgente che dava alcune disposizioni, eccola qua.
In queste slide, lo vedete, si risale addirittura delle norme del 1888, si va molto indietro nel tempo, e poi a un regio decreto del 1907 che leggete qui, e disponeva: alle case di nuova costruzione o in parte rifatte non possono essere abitate se non dopo l’autorizzazione del sindaco
Quindi c’era sempre l’istituto del rilascio dell’autorizzazione
Bene, a questo punto una volta individuati gli estremi, potrete fare l’acquisizione tramite una richiesta in copia, anche copia semplice, da poter esibire e allegare all’atto notarile; o comunque consegnare soprattutto all’acquirente
Nel caso in cui magari non ci sia un catalogo apposito, sappi che molto spesso il certificato di abitabilità veniva rilasciato soprattutto alla fine dei lavori di un intervento edilizio, quindi in una nuova costruzione, una ristrutturazione diciamo consistente, ed ecco perché il consiglio che ti dò è che, se nel momento in cui non lo trovi nell’apposito catalogo o il comune non ha provveduto a indicizzare con un proprio inventario, il consiglio è di controllare le pratiche edilizie soprattutto l’ultima variante, dove presumibilmente, è stato prodotto questo certificato di abitabilità.
Perché era proprio l’ultimo documento che, molto spesso, vi faccio questo gesto tecnico l’ho trovate in fondo, magari sono tre fogliettini nell’ultima variante finale.
Se c’è o comunque nella chiusura del procedimento dell’istruttoria Con questo video è tutto, se vuoi commentare, vuoi aggiungere qualcosa puoi fare nella barra di sotto, che sia youtube o facebook.
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Un saluto da carlo pagliai, ci vediamo al prossimo video.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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