Se un lotto urbanisticamente unitario è stato oggetto di interventi edificatori, la volumetria residua va calcolata decurtando quella già realizzata, a prescindere dei successivi frazionamenti
L'esaurimento della capacità edificatoria del lotto stabilita dallo strumento urbanistico rimane insensibile alle successive vicende e trasferimenti dell’area
Il Consiglio di Stato Sez. IV ha ribadito il fermo principio secondo cui la volumetria massima di un'area urbana già edificata è suscettibile di ulteriore edificazione solo quando gli edifici esistenti non esauriscano il "cubaggio" consentito dalla normativa e indici fondiari vigenti