Come escludere dal calcolo delle distanze legali la posa del cappotto su facciata
Nel Dicembre 2015 assieme all’Ing. Maiani abbiamo analizzato un immobile in Classe A tuttavia soggetto a muffe
articolo a cura di C. Maiani, Ingegnere
Trattasi di unità immobiliare ubicata al piano terra con sottostante garage e sovrastante appartamento civile abitazione di altra proprietà fruito da terzi. L’appartamento è libero su tre lati, distribuito come rappresentato in planimetria, realizzato con la parete SUD-EST in comune con altre unità immobiliari.
CARATTERISTICHE TERMOTECNICHE
L’intero complesso è stato realizzato in zona climatica “D” nel periodo 2010÷2013 e consegnato nell’ottobre 2014.
Le caratteristiche dell’involucro e delle tipologie impiantistiche adottate sono risultate tali che l’unità immobiliare sia certificato “Classe A”, come emerso dalla relativa Attestazione di Prestazione Energetica allegata all’atto di acquisto (2014).
L’unità impiantistica è composta da sistema a pavimento radiante e caldaia a condensazione, ed esuliamo in questa sede sulle stratigrafie degli isolamenti termici paretali.
Eseguita una ricognizione all’interno dei locali si è ritenuto opportuno prendere in considerazione i punti più significativi ovvero:
P1) Locale 2 – Punto di collegamento fra parete NE, parete NO, soffitto – RT n. 1 (Foto n. 1)
P2) Locale 4:
– Finestra esterna, zona architrave – RT n. 2 (Foto n. 2)
– Finestra esterna zona davanzale – RT n. 3 (Foto n. 3)
P3) Locale 1 – Porta di ingresso, zona architrave – RT n. 4 (Foto n. 4)
In tutti i casi sono stati rilevati i seguenti dati:
- temperatura ambiente => ≅ 18,5 °C
- temperatura superficie parete
- zona rossa del rilievo => ≅ 18,2 °C
- zona blu del rilievo => ≅ 16,5 °C
- umidità ambiente => ≅ 82%
I rilievi termografici fra cui quelli descritti in P1, P2, P3 evidenziano una insufficiente correzione dei ponti termici in corrispondenza delle zone in cui sono presenti elementi strutturali – travi – pilastri – costituenti il telaio portante in c.l.s. armato – nonché nelle zone di installazione degli infissi esterni.
Soluzione proposta: attuare congiuntamente le seguenti opere
S1) Opere edili
Rivestimento delle pareti con preaccoppiato polistirolo grafitato (L = 0,031 W/m°K) – S = 3÷5 cm – cartongesso dello spessore di 12,5 mm come rappresentato, per una parete, nella sezione X – X (Vedi allegato 1).
La realizzazione di estese opere edili in tutta l’unità immobiliare (davanzali finestre, pavimenti, zone rivestite) può risultare invasiva, disagevole e costosa; al fine di limitare il disagio si può proporre in alternativa la realizzazione di opere impiantistiche di supporto e performanti la gestione dell’ambiente indoor.
S2) Opere impiantistiche
Installare nella zona ingresso – soggiorno – angolo cottura, uno scambiatore di calore a correnti incrociate (µ ³ 70% – G ≅ 170 m³/h) collegato con igrometro tarato al 70% U.R.
S3) Gestione dell’ambiente
Tenere la cappa sempre accesa nei momenti in cui viene usato il piano cottura e disattivarlo solo dopo un’ora circa dal momento che non viene più usata.
Tenere, in inverno, la temperatura ambiente ad un valore maggiore od uguale a 16,5°C.
Misure, esecutivi, rilievi e diagnosi curate da
Ing. Claudio Maiani – www.delta-servizi.it Quarrata (PT)
per gentile conc. a pubblicare da comunicato.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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